giovedì 22 dicembre 2011

12 mesi di pagine da (ri)scrivere


Non so voi, ma per me l’inaugurazione di una nuova agenda rappresenta sempre un momento che mi fa gongolare! Non per niente, l’acquisto della dannata Moleskine (dannata perché per trovare il formato che uso io devo sempre mettermi in ginocchio, saltare verso l’alto facendo un doppio giro mortale e poi fare il tour delle librerie a passi di danza del ventre con in testa una pila di uova) avviene con minimo due mesi di anticipo rispetto ai fuochi d’artificio per il giro di boa.
A parte questo, dicevo che il momento dell’inaugurazione mi mette una grande allegria. Con una concentrazione quasi malata scarto il quadernino dalla pellicola protettiva, accarezzo la copertina nera e rigida (mi riferisco alla copertina, davvero) e sfoglio le pagine lisce e bianche (idem) con mano tremante e occhi pieni di passione.
Sembrerà stupido, ma anche il passaggio di consegna tra l’agendina vecchia e quella nuova ha un significato simbolico: ciò che è stato è stato, ora il tuo futuro è tutto da scrivere. L’entusiasmo da una parte, la paura di quello che verrà dall’altra.
Nei prossimi 12 mesi questo piccolo oggetto sarà con me quasi sempre, entrerà in ogni borsa che userò e conterrà la mia vita, suddivisa per giorni e ore.
Ecco perché è tanto importante. Ecco perché, ad esempio, mi decido ad attaccarci un adesivo (che in un certo senso rappresenta il deturpamento della sua eleganza iniziale) soltanto quando tra le mani ho quella che sarà la prossima agendina (la cui copertina a sua volta, verrà personalizzata verso la fine dell’anno, all’acquisto di quella nuova).
Naturalmente, poi, tutti i vecchi cimeli verranno conservati nell’archivio che è la mia camera. Per non dimenticare, perché ogni giorno è importante.
Insomma, oggi se non l’avete capito ho compiuto il rito di iniziazione della nuova Moleskine. Immaginate la depressione che mi ha colpita quando, pochi minuti dopo, ho scritto il primo appuntamento fissato per il 2012: una visita medica. Come a dire, non pensare davvero che cambiando agendina ti cambia la vita. Si, ok, messaggio ricevuto.

Ps: chiedo scusa agli amanti della Apple, ma a mio modesto parere tutto questo piacere su un Ipad... non si trova.

lunedì 19 dicembre 2011

Ho adottato un gesticolio


Qualcuno mi ha fatto notare che un blog che si rispetti dovrebbe presentare almeno un post ogni mese, meglio ancora se ogni settimana. Sarà anche vero, ma quando l'ho aperto mi sono detta che non era il caso di darsi una cadenza precisa, non essendo per me un lavoro ma un puro momento di svago per appagare la mia voglia di scrivere quello che mi va, quando mi va.
In effetti, però, in queste settimane la mancanza dello scrivere un post si è fatta sentire. Ma l'inattività bloggosa non ha coinciso con un oziare generale, anzi mi ha dato modo di gustare ancora di più questo istante.
E qui inizia il vero post.
Un gesticolio effimero per rinfronzolire il mio gongolare

Si chiama Adotta una Parola l'iniziativa che ho incrociato tra un click e l'altro e che ho subito deciso di sposare (sì, io sposo le cose, in mancanza delle persone). In sostanza, si scelgono uno o più lemmi tra un lungo elenco e li si adotta per un anno. Se già adottati, si può comunque scegliere di sostenerli.
Al momento della scoperta di questa possibilità, mi sono subito fiondata su una parola adorabile, effimero, per scoprire con grande delusione che qualcuno prima di me se ne era già impossesato.
Lo stesso è successo con: mutevole, esagerato, terso, gongolare, connubio, crepuscolo, vagheggiare, sgangherato, scarabocchione, sollucchero, sopraffino, uggioso, fronzolo, dovizia, stucchevole, ghiribizzo, indolente, esclusivistico, fandonia, irto, ghirigoro, laconico, zuzzurellone, periglio, nolente, serafico e così vià. Tutti lemmi che avevano già trovato una famiglia.
Così, dopo tanta fatica mi sono impossessata, per la durata di 12 mesi, dei GESTICOLIO e RINFRONZOLIRE. Finendo anche per dare il mio appoggio, come zia adottiva diciamo, a EFFIMERO e GONGOLARE.
Fino alla scadenza del mio mandato, quindi, sarò impegnata nella promozione di queste sequenze spettacolari di lettere. E non me ne vogliate se le inserirò un po' a caso in qualche post. D'altra parte è il minimo che possa fare per i miei "figli".